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Brave GNU World - Numero 46
Copyright © 2002 Georg C. F. Greve <greve@gnu.org>
Traduzione italiana a cura di Giovanni Biscuolo <giovanni.biscuolo@milug.org>
Autorizzazione alla riproduzione sotto.

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Benvenuti ad un altro numero di Brave GNU World. Visto che siamo di nuovo alle porte di un nuovo anno e questo solitamente è il periodo in cui riorientarsi e prendere fiato prima del nuovo anno, questo numero presentarà pochi progetti. La maggior parte di questo numero sarà dedicata a questioni più fondamentali.

Comunque, per prima cosa Brave GNU World aprirà con uno di quei piccoli progetti che rischiano sempre di rimanere sconosciuti.

Ninvaders

Ninvaders [5] di Dettus -- il cui "vero" nome è Thomas Dettbarn, il quale mi ha chiesto comunque di utilizzare Dettus -- è un clone del classico gioco "Space Invaders."

Per poterci giocare attraverso ssh e la console, Ninvaders è basato sulla libreria ncurses [6], che dà al gioco una sorta di aspetto retro che sarà certamente apprezzato da diverse persone.

La versione originale di Ninvaders venne scritta durante una notte insonne, utilizzando il C come linguaggio di programmazione. Grazie all'aiuto di Mike Saarna, non molto tempo dopo gli alieni cominciarono a muoversi.

Poichè Dettus ora non ha il tempo di continuare con lo sviluppo del gioco ed inoltre il progetto è ospitato su una macchina che utilizza il Dynamic DNS senza alcuna precauzione aggiuntiva, l'aiuto è senza dubbio molto apprezzato; specialmente da quando, pare, un guasto del disco fisso abbia già avuto un certo effetto sul progetto.

Essendo rilasciato sotto Licenza Pubblica Generica GNU (GNU GPL), Ninvaders si qualifica naturalmente come Software Libero, sperando in questo modo che abbia lunga vita.

GNOME-Annotate

Un altro programma nella categoria "piccoli ma buoni" in costante pericolo di rimanere sconosciuto è GNOME-Annotate [7] di Andreas Persenius.

GNOME-Annotate è disponibile come Software Libero secondo i termini della Licenza Pubblica Generica (GNU GPL) e permette di fare annotazioni mentre si lavora con il navigatore web o un altro programma, marcando i segmenti di testo e salvandoli in un file con un solo click del mouse. In questo modo un utente crea un file di testo dove vengono salvati importanti stralci di testo, URL ed altre note.

L'idea di questo strumento è di Olaf Grüttner, ma siccome non è in grado di programmare, l'ha implementata Andreas Persenius in Python. Sul sito di Andreas troverete anche qualche altro programmino utile.

Tra gli altri, vi è un programma che scorre una lista di pagine web ed avvisa l'utente nel caso una di queste sia stata modificata dall'ultimo accesso, o un piccolo programma popup per una ricerca rapida su google.

Così, siete incoraggiati a fare una rapida visita alla pagina software [7] di Andreas Persenius.

RULE

Siccome l'hardware è tanto economico in diversi paesi che la maggior parte delle persone possono permettersi di acquistare nuovi computer, spesso ci si dimentica che questo non vale ovunque. In effetti, dobbiamo aspettarci che diverse persone dovranno lavorare per molto tempo con computer che già oggi sono obsoleti.

Per consentire a queste persone di accedere a software recente ed aggiornato, nel Febbraio 2002 è stata data vita al progetto RULE ("Run Up3Date Linux Everywhere", Esegui ovunque Linux più che aggiornato [N.d.T]). Il suo scopo non è quello di creare un'altra distribuzione GNU/Linux, magari specializzata.

Piuttosto, esso si basa su una distribuzione generica, selezionandone quei pacchetti che offrono la migliore funzionalità pur avendo requisiti hardware ridotti.

Per questo i grossi ambienti grafici integrati sono stati lasciati fuori, poichè X11, KDE e GNOME spesso richiedono enormi risorse; al loro posto il progetto utilizza TinyX.

Il gruppo di progetto - esclusivamente per preferenze personali - ha deciso di partire da Red Hat e cerca anche di modificarne il programma di installazione in modo da farlo funzionare con meno di 32MB di memoria RAM o di creare un programma che lo rimpiazzi, se necessario.

Il coordinatore del progetto RULE è Marco Fioretti, la cui area di lavoro è principalmente la documentazione, la pagina web, pubbliche relazioni e qualche script. La maggior parte del codice è stata scritta da Michael Fratoni; ad oggi la mailing list del progetto conta circa 100 partecipanti.

Marco Fioretti, che ha anche compilato il questionario di Brave GNU World, ci tiene ad evidenziare che la decisione di basare il progetto su Red Hat è puramente dovuta a preferenze coincidenti dei fondatori del progetto. Il lavoro svolto all'interno del progetto RULE è esso stesso Software Libero nei termini della Licenza Pubblica Generica ed egli è convinto che la maggior parte del lavoro possa essere trasferito a tutte le distribuzioni GNU/Linux o *BSD / *NIX.

Così, sebbene il gruppo di lavoro sia carente di risorse per proseguire in questa direzione, simili iniziative sono certamente ben viste. La stessa cosa vale per il possibile supporto a piattaforme diverse da X86.

C'è bisogno di aiuto da parte di sviluppatori, per identificare le applicazioni adatte, per fornire una confugurazione intelligente (automatica) o un logo - e naturalmente per provare la distribuzione.

Se il progetto dovesse avere successo, Marco ne vede anche potenziali "utilizzi collaterali" per altre piccole piattaforme come le prossime generazioni di PDA ed i telefoni cellulari.

Forse il progetto potrebbe assumere rilevanza anche nei paesi ricchi più rapidamente di quanto la maggior parte delle persone si renda conto oggi.

Detto questo dei progetti tecnici, ora vorrei affrontare alcune delle questioni "più ampie" delle quali vi ho promesso.

La lotta contro l'Era dell'Informazione

Il lettori abituali di Brave GNU World dovrebbero sapere che ci sono diversi campi nei quali si stanno svolgendo battaglie decisive per il futuro dell'era dell'informazione. Poichè la situazione è decisamente complessa e probabilmente non pienamente a conoscenza di tutti i lettori, cercherò di fornire una panoramica su ciò che solitamente chiamo "La fine dell'era dell'informazione" [9] nelle mie presentazioni.

Un aspetto abbastanza noto sono i brevetti software, che già esistono negli Stati Uniti ed in Giappone e minacciano di diventare legali anche in Europa. Come mostra per esempio l'insieme particolarmente esaustivo di informazioni raccolte dalla FFII [10], non c'è alcun beneficio scientifico o sociale derivante dalla concessione di brevetti software.

Il loro unico scopo è di evitare la concorrenza e l'innovazione dando alle solite grosse compagnie un mezzo legale per mettere fuori mercato concetti innovativi, o altre aziende portandole in giudizio. Oppure, per dirla alla Bill Gates: "Una azienda nascente senza brevetti propri sarà costretta a pagare qualsiasi prezzo che i giganti vorranno imporle."

Quando recentemente venne condotto uno studio [11] per provare gli effetti positivi dei brevetti software, questo non portò ai risultati che si aspettavano coloro che lo condussero. Non solo per questo, i ministri tedeschi dell'economia e del lavoro (BMWA) ed il ministro degli interni (BMI) sono estremamente critici nei confronti dei brevetti software, stando alle dichiarazioni dei loro collaboratori.

Che la maggioranza delle piccole e medie imprese (PMI) siano estremamente critiche nei confronti dei brevetti software è anche il risultato di un'indagine condotta dalla Unione Europea, secondo la quale il 91% delle risposte sono state contro i brevetti software [12]. Inoltre, lo studio implicitamente ammette che il Software Libero ed i brevetti software sono concetti mutuamente esclusivi.

Ma siccome venne favorita la voce delle grosse compagnie, la conclusione fu che esisteva una maggioranza "economica". Dato che in Europa la maggior parte del prodotto interno lordo deriva dalle piccole e medie imprese, questa conclusione appare alquanto forzata.

Così, spinti dalle grosse compagnie, dagli avvocati specializzati in brevetti e dagli uffici brevetti; ora i brevetti software dovrebbero essere introdotti anche in Europa. Con il supporto del governo tedesco, comunque, poichè la sua posizione " ufficiale" è quella espressa dal ministro della giustizia (BMJ).

L'altro gruppo di interesse che lotta contro l'era dell'informazione sono le grosse compagnie dei contenuti.

Dovendo affrontare problemi economici e strutturali - che qualcuno attribuisce alla rivoluzione digitale ed a internet, ignorando grossolanamente altri fattori - DRM è diventata una parola magica. Il vero significato di questo acronimo sarebbe " Digital Restriction Management" ("Gestione delle Restrizioni Digitali" [N.d.T]) e si riferisce al controllo assoluto di ogni pezzo di contenuto digitale.

Naturalmente questo sarebbe possibile solo se ogni computer, ogni PDA ed ogni telefono cellulare diventasse un servo obbediente dell'industria dei contenuti, controllando ogni contenuto digitale al di là del suo autore o della fonte. Istituire un controllo totale su tutte le attività intellettuali e commerciali che ruotano attorno all'hardware ed al software è il prerequisito per attuate questo piano.

Nel migliore dei casi vi sarebbe un oligopolio definitivo di compagnie statunitensi, nel peggiore dei casi vi sarebbe un gigante monopolista di contenuti, hardware e software.

Naturalmente queste visioni non possono diventare realtà semplicemente basandosi sulla tecnologia. Perciò vengono spinte leggi che impediscono di aggirare questo meccanismo e di creare una approccio alternativo.

Il primo importante passo è il "Digital Millennium Copyright Act" (DMCA), che divenne tristemente famoso a seguito della detenzione di Dmitry Sklyarov.

La legge stabilisce che è punibile anche solo trattare dal punto di vista teorico cose che l'industria considera essere misure di protezione tecnologiche. In altre parole: non è punibile solo colui che commette atti illeciti, ma anche colui che fa qualcosa che una terza persona potrebbe utilizzare per commettere qualcosa di illegale.

Dmity Sklyarov è coautore di un programma per convertire il testo tra due formati, dei quali uno possiede "misure di protezione tecnologiche". I timori di repressioni hanno già spinto qualche sviluppatore come Alan Cox a boicottare le conferenze negli Stati Uniti, poichè teme che il suo lavoro sui driver per il file system del kernel Linux possano essere considerati argomenti legali sufficienti per una simile repressione.

Inoltre, l'adolescente norvegese Jon Johansen ha avuto modo di apprezzare gli effetti del DMCA quando il governo statunitense spinse il governo norvegese ad imprigionarlo. Il suo errore fu quello di scrivere un programma per vedere i suoi DVD legalmente acquistati sul proprio PC con GNU/Linux quando non c'era ancora software disponibile per farlo. Questa è una chiara violazione del DMCA.

Ma gli europei non possono più sentirsi al sicuro come potrebbero, piochè l'Europa ora ha la propria versione del DMCA, la "European Copyright Directive" (EUCD), che deve essere convertita in legge nazionale prima della fine del 2002.

Sia i DRM che il DMCA sono ovviamente incompatibili con i principi del Software Libero, che mira a pari opportunità, mercati liberamente disponibili, autodeterminazione della capacita di informarsi e prevenzione delle dipendenze e dei monopoli.

Ma questo non è tutto. Il prossimo passo arriva sotto il nome di "Palladium" o "Trusted Computing" (TC) ("Informatica Sicura", N.d.T.), sebbene la forma più corretta dell'acronimo TC dovrebbe essere "Treacherous Computing." ("Informatica Infida", N.d.T).

L'idea è di far si che tutti i processori utilizzati su tutti i dispositivi, dai telefoni cellulari fino ai mainframe, eseguano solo software autorizzato e controllato centralmente. Altri programmi, magari scritti in proprio, non potranno essere eseguiti da tali processori.

Questa sarebbe la privazione definitiva della libertà e la fine dell'autodeterminazione informatica.

Poichè tali piattaforme verrebbero evitate da diverse persone con sufficiente conoscenza tecnica, questa iniziativa ha già la propria adeguata controparte legale, che passa sotto il nome di "Consumer Broadband and Digital Relevision Promotion Act" (CBDTPA).

Questa legge è attualmente in discussione negli Stati Uniti e renderà fuorilegge tutto l'hardware senza tali funzioni di controllo.

Se ed in quale forma questa legge farà poi il suo ingresso in Europa dipende molto da quanto forte sarà la pressione sull'Unione Europea. Se il DMCA e l'EUCD sono un esempio, potrebbe essere questione di qualche anno.

Questo sarebbe già grave di per sè, ma ancora non si considerano gli effetti a lungo termine. Citando Newton che nel 1676 scrisse: "Se ho visto lontano è perchè ero in piedi sulle spalle di Giganti", occorre comprendere che la conoscenza di una generazione costituisce le basi intellettuali per la prossima.

Solo un solido fondamento di libera conoscenza può assicurare la formazione ed il progresso intellettuale della prossima generazione. Le azioni descritte per incrementare il potere a tutti i costi stanno effettivamente svuotando il fondamento intellettuale delle prossime generazioni; e come tali costituiscono una forma di economia predatrice.

Inoltre, cementifica la divisione tra ricchi e poveri, poichè tutti questi meccanismi favoriscono la concentrazione di potere, soldi e conoscenza in poche mani. Già oggi è un prerequisito per le nazioni accettare le regole imposte dall'industria dei contenuti per poter accedere ai finanziamenti da parte della banca mondiale.

Tutti questi sviluppi vanno avanti senza che la stampa ed il pubblico quasi se ne accorgano. Solo raramente è possibile trovare articoli ben fatti che trattano dell'argomento; come quello pubblicato da Richard Sietmann nel numero 24/2002 di c't dal titolo "Wissen ist Geld" ("La conoscenza è denaro"), che descrive decisamente bene la situazione.

Poichè l'articolo presenta diversi punti di vista ed è più elaborato in certi aspetti, raccomando l'articolo solo a lettori in grado di leggere il tedesco.

Ed ora che fare?

Questo per quanto riguarda i problemi. Una volta compresa la situazione, naturali conseguenze sono sdegno e sgomento.

Queste cose, sfortunatamente, spesso portano alla frustrazione, che favorisce la stagnazione anzichè il cambiamento, la qual cosa non sarebbe un bel modo di iniziare il 2003.

Usate la vostra influenza!

L'influenza diretta individuale ha dei limiti, così come la capacità individuale. Da ciò dedurre che allora non si può fare nulla sarebbe comunque una conclusione errata.

Ci sono molti modi per fare pressione. Come dimostrato dal boicottaggio dei prodotti del Sud Africa di un paio di anni fa, prendere decisioni consapevoli su come spendere il proprio denaro ha il suo peso.

Ciò significa che una decisione consapevole di acquistare Software Libero o hardware da produttori che supportano il Software Libero e/o offrono essi stessi driver liberi può creare un nuovo equilibrio.

Inoltre, insistere per avere contenuti usufruibili con il Software Libero è una piccola parte, ma in combinazione alle altre diventa considerevole.

Le democrazie inoltre offrono il voto come mezzo di partecipazione diretta. È riconosciuto che questo strumento non è ben calibrato poichè tutto il potere è trasferito nelle mani di una sola persona o di un partito per l'intero periodo di durata della legislatura, che solitamente per molti aspetti significa che si puè solo "comprare l'intero pacchetto".

Se pensate che questo sia praticamente tutto ciò che le persone possono fare, vi state dimenticando il mezzo più potente: l'impegno personale.

Uno dei punti forti della democrazia è che le persone possono influire ed essere coinvolti direttamente nelle decisioni attraverso una "opera di persuasione" personale e pubblica.

Questo è quello che fanno di solito le grandi compagnie ed i gruppi di interesse; ma non è detto che debba essere sempre così, comunque.

Certamente è necessario un certo sforzo iniziale per organizzarsi; ma non c'è bisogno che tutti creino una nuova organizzazione, le persone hanno sempre lavorato assieme per raggiungere i propri scopi.

Così, se non accettate gli sviluppi descritti sopra, potere cercare altre persone che la pensino come voi ed attivarvi.

Potete farlo creando una nuova nuova organizzazione oppure lavorando come volontario con una delle organizzazioni che già esistono - come la FSF Europe [14].

So che la maggior parte delle persone possono dedicare un tempo limitato a tali iniziative, anche se vorrebbero fare di più.

Ecco alcune semplici idee che potrebbero darvi una nuova prospettiva.

Il problema della suddivisione del lavoro è antico; accompagna il genere umano da migliaia di anni. Il modo di suddividere il lavoro che ha avuto più successo è stato così tanto accettato dalla maggior parte delle persone che spesso non è nemmeno considerato come tale: il denaro.

In effetti il sistema monetario è basato sulla necessità di trovare un modo di suddividere il lavoro, perchè è più efficente che non tutti tentino di essere e di fare tutto. Concentrandosi su alcuni compiti, questi possono essere svolti meglio e più efficientemente con il minimo sforzo.

Il compito del denaro è di permettere a due persone di scambiare il lavoro anche se non si conoscono personalmente.

Il sistema finanziario ha evidentemente le sue debolezze ed i suoi difetti - così forse sarà sostituito da qualcosa di meglio un giorno - ma ora il punto cruciale è che il denaro non può essere percepito solo come un numero astratto ma piuttosto come "lavoro congelato".

Così, quando guadagniamo un certo quantitativo di "lavoro congelato" con il nostro lavoro, è nostra scelta decidere dove e quando quel lavoro verrà di nuovo scongelato.

In pratica questo significa che se noi non abbiamo tempo di fare qualcosa da soli ma desideriamo vederla fatta, possiamo assicurarci che qualcun'altro abbia il tempo di farlo dandogli una determinata quantità del nostro tempo sotto forma di "lavoro congelato".

Questo di solito prende il nome di donazione.

Contrariamente a quanto accade nelle votazioni per le elezioni, potete controllare a chi e per quale periodo di tempo il vostro potere viene trasferito.

La somma, così come il destinatario, vengono scelti liberamente dal donatore, che ha il preciso controllo sulla nazione o la regione nella quale la propria donazione deve essere utilizzata. Normalmente questa sarà la nazione dove vive il donatore, ma non è obbligatorio.

Quelli che non fanno nulla non cambiano nulla!

Allora vorrei incoraggiare tutti i lettori a non rassegnarsi ed a non stare con le mani i mano aspettando che arrivi la fine.

Per favore cercate una organizzazione che affronti questi temi e per la quale ve la sentite di fornire il vostro sostegno ed attivatevi.

Se decideste di sostenere il lavoro della Free Software Foundation Europe, ne sarei certamente molto felice. Potete trovare in linea [15] le informazioni generali su come sostenere il nostro lavoro così come le informazioni su come effettuare donazioni (deducibili dalle tasse in alcune parti d'Europa). [16]

I progetti su Brave GNU World

Le segnalazioni di progetti per Brave GNU World sono inviate per la maggior parte dai lettori o dagli autori stessi, sebbene diversi autori spesso non considerino abbastanza interessanti i loro progetti per Brave GNU World. Per questo è importante che i lettori di Brave GNU World si rivolgano direttamente agli autori.

Per rendere più semplice agli autori comunicare le informazioni essenziali e per consentire ai lettori di rivolgersi direttamente agli autori di progetti interessanti, strani o divertenti, è stato creato il "questionario standard di Brave GNU Worldè, disponibile anche sul sito di Brave GNU World [17].

Così la prossima volta che vi imbattete in un progetto che pensate possa interessare anche altre persone, semplicemente inviate all'autore le domande standard e chiedetegli di rispondere. Forse poi troverete quei progetti ed altre interessanti informazioni di cui non eravate a conoscenza in uno dei prossimi numeri di Brave GNU World, che è aperto a tutti i progetti di Software Libero.

Arrivederci

Per il 2002 è tutto, per l'anno in arrivo faccio i miei migliori auguri ai lettori e naturalmente vi chiedo parecchi commenti, idee, domande e segnalazioni di progetti via email. [1]

Info
[1] Inviate idee, commenti e domande a Brave GNU World <column@brave-gnu-world.org>
[2] Pagina principale del Progetto GNU http://www.gnu.org/
[3] Pagina principale di Brave GNU World di Georg http://brave-gnu-world.org
[4] L'iniziativa "Noi usiamo GNU" http://www.gnu.org/brave-gnu-world/rungnu/rungnu.en.html
[5] Ninvaders http://dettus.dyndns.org/ninvaders/
[6] Pagina principale di NCurses http://www.gnu.org/directory/libs/ncurses.html
[7] GNOME-Annotate http://home.swipnet.se/darshiva/software.html
[8] Pagina principale di RULE http://www.rule-project.org
[9] Slide "The end of the information age" http://gnuhh.org/work/presentations/Tokyo-2002/mgp00017.html
[10] "Förderverein für eine Freie Informationelle Infrastruktur e.V." http://www.ffii.org/
[11] Analisi della FFII "Economic/Legal Study about Software Patents" http://swpat.ffii.org/papiere/bmwi-fhgmpi01/index.en.html
[12] Rapporto EU "The Results of the European Commission Consultation Exercise on the Patentability of Computer Implemented Inventions" http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/indprop/comp/softpatanalyse.htm
[13] c't 24/2002, Richard Sietmann: "Wissen ist Geld"("Knowledge is Money") [German] http://www.heise.de/ct/02/24/108/
[14] Free Software Foundation Europe http://fsfeurope.org
[15] Come aiutare la FSF Europe http://fsfeurope.org/help/help.html
[16] Donazioni alla FSF Europe http://fsfeurope.org/help/donate.html
[17] Pagina degli informatori di Brave GNU World http://brave-gnu-world.org/scout.it.html

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Per informazioni e domande sulla FSF e GNU rivolgersi, possibilmente in lingua inglese, a gnu@gnu.org. Altri modi per contattare la FSF.

Commenti a Brave GNU World di Georg, in inglese o tedesco, a column@gnu.org,
commenti su queste pagine a webmasters@www.gnu.org,
altre domande a gnu@gnu.org.

Copyright (C) 2002 Georg C. F. Greve
Tradotto da Giovanni Biscuolo.

Sono permesse la copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua integrità, a condizione che siano riprodotti il copyright e questa nota.

Ultima modifica: Tue Jan 07 15:30:00 CET 2003