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Il Congresso degli Stati Uniti minaccia di instaurare un nuovo tipo di monopolio

Le società che vorrebbero che siano le potenze monopolistiche a controllare l'utilizzo pubblico dell'informazione ottenibile dalle basi dati stanno tentando quest'anno di far approvare una nuova legge negli Stati Uniti – creando così per la prima volta un monopolio privato sull'informazione pubblica. Stanno impiegando il metodo del “disegno di legge buono, disegno di legge cattivo”; il progetto di legge “cattivo” è l'HR 354; quello “buono” è l'HR 1858.

Questo metodo dovrebbe essere ormai ben noto a tutti. Per prima cosa, un legislatore introduce un progetto di legge oltraggioso, uno di quelli che svierebbe una grande somma di denaro o potere verso certi interessi speciali senza servire in alcun modo una qualsivoglia causa pubblica legittima. Questo ispira un coro di indignazioni da parte di altri interessi speciali che verrebbero danneggiati da questo progetto di legge.

Quindi un altro legislatore introduce un progetto più cauto, scritto in maniera più chiara e provvisto di qualche salvacondotto, evitando alcuni grossi abusi e offrendo un potere più limitato ad uno spettro di interessi speciali un po' più ampio – ma che comunque riduce l'erario o limita libertà pubblica.

Il secondo progetto di legge viene tipicamente lodato per il suo approccio “equilibrato” e quei gruppi di interesse che potrebbero opporsi all'idea generale si sentono obbligati a supportarlo per assicurarsi che il primo progetto, che è ancora peggiore, non passi. Con la poca opposizione rimanente, il secondo progetto di legge passa e la società fa inesorabilmente un passo indietro.

Pochi anni dopo, il primo legislatore potrebbe proporre un altro scherzetto simile. Se continuiamo ad incontrare a metà strada i suoi sponsor, con il tempo potranno ottenere tutto ciò che vogliono.

Questa volta il progetto di legge “cattivo” è l'HR 354 che trasformerebbe di fatto i dati in proprietà privata attraverso la loro semplice inclusione in una base di dati elettronica. Persino la menzione all'interno di una pubblicazione di una manciata di fatti contenuti nella base dati sarebbe illegale, a meno che non sia possibile ottenere le stesse informazioni da una fonte diversa – il che spesso è impossibile dal momento che in molti casi non vi è un'altra fonte utile per certi tipi di dati.

Si considerino ad esempio i risultati degli incontri sportivi professionistici. Il risultato viene conteggiato all'interno di un computer, la cui memoria conta come una base di dati. Se fosse in vigore l'HR 354, la stampa di questi risultati in un giornale diventerebbe illegale.

L'HR 354 consegnerebbe probabilmente alla Network Solutions un monopolio permanente sulla base dati dei nomi di dominio Internet, annullando la possibilità di effettuare un qualsivoglia cambiamento nella gestione dei domini di primo livello.

Sulla base della proposta di legge HR 354, ciascun programma per computer varrebbe come base di dati. Se quindi le informazioni sull'interfaccia grafica dell'utente e le API non possono essere ottenute da nessun altro mezzo, ogni programma compatibile sarebbe vietato e questo avrebbe conseguenze devastanti per il futuro del software libero.

In maniera minacciosa, molte collezioni di registri pubblici mantenute da aziende sovvenzionate dai governi diverrebbero proprietà di queste aziende.

In aggiunta, la West Publishing Company riconquisterebbe il suo monopolio di fatto sui dati necessari per l'archiviazione di memoriali di legge negli Stati Uniti. La West mantiene una base dati sulle decisioni di corte ed alcuni tribunali richiedono che i memoriali citino queste decisioni numerando le pagine relative così come appaiono nella base dati della West stessa.

La West, nel tentativo di impedire che l'informazione necessaria possa essere ottenuta in modo diverso dal loro costoso servizio, aveva in passato sostenuto che la paginazione e la numerazione delle pagine erano protette dal copyright, ma una corte federale decretò a loro sfavore. La corte affermò che la numerazione delle pagine non è un processo risultante della creatività e perciò non è soggetta al copyright. Tuttavia si tratta senza dubbio di una base dati, quindi la HR 354 proibirebbe a tutti gli altri di fornire questi dati al pubblico – garantendo in tal modo alla West un monopolio permanente sulla stessa legge.

La HR 354 interferirebbe inoltre con la ricerca scientifica, la ricerca genealogica, la pubblicazione dei prezzi delle azioni di borsa e con molte altre aree della vita e del lavoro. Non meraviglia perciò che questa proposta di legge abbia generato una forte opposizione. La corte suprema potrebbe respingere questa proposta di legge perché è incostituzionale, ma nessuno vuole fare affidamento su questo. Perciò abbiamo ora la HR 1858 – la proposta di legge “buona” di quest'anno.

La HR 1858 evita in maniera esplicita la maggior parte dei problemi oltraggiosi menzionati in precedenza. Stabilisce un tipo di monopolio più stretto, permettendo l'utilizzo delle informazioni in un diverso tipo di base dei dati o in qualsiasi altro mezzo che non sia una base di dati elettronica.

Sarà così possibile continuare a stampare i risultati delle gare sportive in un articolo, dal momento che un articolo non conta come una base dati. Nemmeno un programma è una base dati secondo la HR 1858 e perciò non farà sorgere nuovi ostacoli alla scrittura di software compatibile.

La proposta di legge HR 1858 esclude anche le basi dati necessarie al funzionamento di Internet (non esclude però le basi di dati che potrebbero un giorno essere utilizzate per il funzionamento di futuri sistemi universali, anche se questi sono tanto importanti quanto lo è Internet oggi). Essa esclude le basi dati create dal governo federale o ad esse destinate (tuttavia, di default, non esclude le basi di dati create dai governi statali; questa è una falla sostanziale della HR 1858).

Una vasta gamma di organizzazioni sta appoggiando la HR 1858 – incluse molte università e organizzazioni professionali. Alcune delle lettere a sostegno della legge mostrano una chiara predilezione per un qualche tipo di potere monopolistico.

La HR 1858 è molto meno dannosa rispetto alla HR 354 – e se dovessimo scegliere tra le due preferiremmo la prima, ma è giusto trovarsi costretti ad operare una scelta tra una perdita di libertà molto grande ed una meno grande?

I sostenitori di queste leggi dicono di avere giuste ragioni, naturalmente, per la loro proposta atta a limitare la nostra libertà; dicono che nessuno manterrebbe una base dati senza il monopolio sui suoi contenuti. Essi non dispongono però di prove esplicite che supportino questa affermazione, che è basata piuttosto su un'idea irrazionale: il presupposto generale secondo cui nessuno farebbe niente senza detenere il monopolio dei risultati.

Giusto pochi anni or sono, la gente diceva la stessa cosa a proposito del software – nessuno scriverebbe programmi senza detenere il monopolio su di essi. Il movimento per il software libero ha dimostrato che questo non è vero e abbiamo già confutato quel presupposto generale. L'egoismo non riempie per intero lo spettro della natura umana. Almeno un tipo di lavoro intellettuale PUÒ essere fatto senza il monopolio sui risultati.

Tuttavia le basi dati non sono software. Qualcuno svilupperà delle basi dati senza una legge sul monopolio delle stesse?

Noi sappiamo che la risposta a tale domanda è affermativa – la gente già lo sta facendo. Vi sono già molte basi dati elettroniche disponibili e il numero sta crescendo, non diminuendo. Molti tipi di basi dati sono un sottoprodotto o persino la precondizione di altre attività che le persone svolgono per altre ragioni.

Le società che mantengono le basi dati non possono vietare tutto ciò e così ci minacciano con l'incertezza del futuro. «Forse questo lo facciamo oggi, ma fra dieci anni nessuno lo farà più, a meno che ci conferiate uno speciale privilegio al riguardo».

Noi non sappiamo che cosa accadrà fra dieci anni, nemmeno loro lo sanno. Lo stato economico di Internet sta cambiando rapidamente e nessuno ha idea dove stia andando. Forse nel 2009 le basi dati commerciali spariranno da Internet, oppure può darsi che saranno di grande successo. Forse le reti di volontari manterranno tutte le basi dati di cui una persona possa avere bisogno; forse le pubblicità offriranno una fonte di reddito soddisfacente ad una società che mantiene una base di dati; forse una legge molto meno rigida che dicesse «Se ridistribuite la nostra base di dati, dovete ridistribuire anche le nostre pubblicità» servirebbe i loro interessi altrettanto bene. Nessuno lo sa.

Ciò che sappiamo è che le cose cambieranno; se una legge sulle basi dati viene messa in vigore quest'anno, essa diverrà obsoleta in pochi anni, ma ogni tentativo di abolire la legge incontrerà l'opposizione delle società interessate, le quali proteggeranno i loro privilegi volendo al contempo farci credere che il cielo cadrebbe senza di loro. Essi diranno: «Noi siamo ancora qui, quindi la legge funziona».

È una follia, se non peggio, chiudersi in una politica restrittiva quest'anno per risolvere un problema la cui esistenza è una mera speculazione. Un monopolio sulle basi dati vi priverà della vostra libertà, è una capitolazione a favore di interessi speciali, è sconsiderato, e di esso non vi è un chiaro bisogno pubblico. Noi dovremmo piuttosto lasciare che Internet maturi e vedere quali problemi richiedono davvero il nostro intervento risolutivo.

Perciò, se siete un elettore degli Stati Uniti, scrivete ora al vostro membro del Congresso. Ditegli che se egli, o ella, ha la possibilità di votare quale delle due proposte di legge verrà presentata, bisogna che si scelga il male minore, ovvero la HR 1858. Aggiungete però subito che quando la legislazione relativa alle basi dati verrà votata, bisogna votare contro, a prescindere dal suo contenuto effettivo.

Io ho scritto una lettera che potete utilizzare come modello, ma ricordatevi che la vostra lettera avrà un peso maggiore se la scrivete con parole vostre. Inviate una lettera di carta; la posta elettronica non fa tanta impressione sui legislatori perché sanno bene che una mail è facile da inviare. Siate gentili, ma non timidi, e cercate di limitare il discorso a venti righe di testo. Vi preghiamo di inviare la vostra lettera anche via mail all'indirizzo <database-letters@gnu.org>.

Gentile deputato (NOME)

Il Congresso sta considerando delle leggi per instaurare un nuovo tipo di monopolio sulle basi dati elettroniche. Io sono assolutamente contrario a ciò poiché restringerebbe la libertà degli utenti di computer. Gli interessi privati non dovrebbero avere il controllo sulla diffusione dei fatti che sono di pubblica conoscenza. Se si desidera promuovere il business, ciò è prematuro; Internet sta cambiando molto velocemente, e l'approvazione nel 1999 di una qualsivoglia legge relativa a questa questione sarebbe una sciocchezza.

Diverse alternative sono ora in considerazione per questa proposta di legge; la HR 354 è particolarmente drastica e pericolosa, mentre la HR 1858 lo è di meno. Se lei ha occasione di votare tra le due, la prego di scegliere la HR 1858. Quando però la proposta di legge sul monopolio sulle basi dati verrà infine votata, io le chiedo di votare contro, a prescindere dai dettagli.

Cordialmente,
Pinco Pallino

Vi è una lista dei senatori e un servizio di assistenza per scrivere ad un rappresentante del Congresso degli Stati Uniti [ora archiviato].