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Anatomia di un brevetto banale

I programmatori sono ben consci che molti dei brevetti sul software coprono idee di cui si può ridere per la loro ovvietà. Tuttavia i difensori del sistema dei brevetti sostengono spesso che queste idee non sono banali, e che diventano ovvie solo con un giudizio a posteriori. Ed è sorprendentemente difficile sconfiggerli nel dibattito. Perché?

Una ragione è che ogni idea può essere fatta apparire complessa se analizzata fino alla nausea. Un'altra ragione è che queste idee banali spesso sembrano abbastanza complesse da come sono descritte nei brevetti stessi. I difensori del sistema dei brevetti possono far notare la complessità della descrizione e dire: «Come può essere ovvia una cosa così complessa?».

Userò un esempio per mostrare come questo avviene. Prendiamo la rivendicazione numero uno del brevetto USA n. 5.963.916, la cui richiesta è stata fatta nell'ottobre del 1996:

1. Un metodo per permettere ad un utente remoto di ottenere un'anteprima di una parte di un prodotto musicale preregistrato da un sito web su una rete il quale contiene parti preselezionate di differenti prodotti musicali preregistrati, usando un computer, un monitor ed una connessione di telecomunicazione tra il computer dell'utente remoto ed il sito web sulla rete, comprendendo il metodo i seguenti passi:

  • a) usare il computer dell'utente remoto per stabilire una connessione di telecomunicazione col sito web sulla rete ove il sito web comprende (i) un server host centrale collegato ad una rete di comunicazione per reperire e trasmettere una parte preselezionata del prodotto musicale preregistrato su richiesta di un utente remoto ed (ii) un dispositivo centrale di immagazzinamento per conservare parti preselezionate di una pluralità  di differenti prodotti musicali preregistrati;
  • b) trasmettere i dati di identificazione dell'utente dal computer dell'utente remoto al server host centrale permettendo così al server host centrale di identificare e tracciare l'avanzamento della richiesta dell'utente sul sito web sulla rete;
  • c) scegliere almeno una parte preselezionata dei prodotti musicali preregistrati sul server host centrale;
  • d) ricevere la parte preselezionata scelta dei prodotti preregistrati; ed
  • e) avere un'anteprima interattiva della parte scelta preselezionata del prodotto musicale preregistrato appena ricevuta.

Questo sembra senz'altro un sistema complesso, vero? Ci vuole sicuramente uno veramente intelligente per pensare a questo metodo? No, ma serve intelligenza per farlo sembrare così complesso. Analizziamo da dove proviene la complessità:

1. Un metodo per permettere ad un utente remoto di ottenere un'anteprima di una parte di un prodotto musicale preregistrato da un sito web su una rete il quale contiene parti preselezionate

Questo esprime la parte principale della loro idea. Hanno selezioni di certi brani musicali su un server, così un utente può ascoltarli.

di differenti prodotti musicali preregistrati,

Questo mette in rilievo che il loro server conserva selezioni di più di un brano musicale.

E' un principio base dell'informatica che se un computer può fare una cosa una volta, può fare quella cosa tante volte, ciascuna volta su dati diversi. Molti brevetti millantano che l'applicazione di questo principio ad un caso specifico costituisca un'“invenzione”.

usando un computer, un monitor ed una connessione di telecomunicazione tra il computer dell'utente remoto ed il sito web sulla rete,

Si sta dicendo che usano un server su una rete.

comprendendo il metodo i seguenti passi:

a) usare il computer dell'utente remoto per stabilire una connessione di telecomunicazione col sito web sulla rete

Qui si dice che l'utente si connette al server sulla rete (questo è il modo in cui chiunque usa un server).

ove il sito web comprende (i) un server host centrale collegato ad una rete di comunicazione

Qui ci informano che il server è sulla rete (questo è¨tipico dei server).

per reperire e trasmettere una parte preselezionata del prodotto musicale preregistrato su richiesta di un utente remoto

Qui si ripete l'idea generale esposta nelle prime due righe.

ed (ii) un dispositivo centrale di immagazzinamento per conservare parti preselezionate di una pluralità  di differenti prodotti musicali preregistrati;

Hanno deciso di mettere un hard disk (od equivalente) nel loro computer ed immagazzinare su questo i campioni musicali. Fin da circa il 1980, questo è stato il normale metodo per immagazzinare qualcosa su un computer per accedervi rapidamente.

Si noti come enfatizzano ancora una volta il fatto che possono immagazzinare più di una selezione su questo hard disk. Ovviamente, ogni file system permette di immagazzinare più di un file.

b) trasmettere i dati di identificazione dell'utente dal computer dell'utente remoto al server host centrale permettendo così al server host centrale di identificare e tracciare l'avanzamento della richiesta dell'utente sul sito web sulla rete;

Si sta dicendo che tengono traccia di chi è l'utente e a quali dati accede – una cosa comune (sebbene disgustosa) che fanno i server web. Credo che fosse comune già nel 1996.

c) scegliere almeno una parte preselezionata dei prodotti musicali preregistrati sul server host centrale;

In altre parole, l'utente fa un clic per scegliere il collegamento da seguire. Questo è tipico dei server web; se avessero trovato un altro modo per farlo, allora sarebbe stata un'invenzione.

d) ricevere la parte preselezionata scelta dei prodotti preregistrati; ed

Quando si segue un collegamento, il browser legge il contenuto di quello che trova. E' un comportamento tipico dei browser.

e) avere un'anteprima interattiva della parte scelta preselezionata del prodotto musicale preregistrato appena ricevuta.

Qui si sta dicendo che il vostro browser esegue il brano musicale per voi (è ciò che fanno molti browser quando si segue un collegamento ad un file audio).

Così abbiamo visto come hanno infarcito questa rivendicazione per farla sembrare un'idea complessa: hanno mischiato la loro idea (esposta in due righe del testo) con aspetti importanti del funzionamento dei computer, delle reti, dei server web. Questa complessità, assieme alle due righe che spiegano la loro idea, costituisce quella che chiamano “invenzione”, per la quale hanno ricevuto il brevetto.

Questo esempio è tipico dei brevetti sul software. Perfino i rari brevetti la cui idea non è banale hanno la stessa sorta di complicazione aggiunta.

Esaminiamo ora una rivendicazione successiva:

3. Il metodo della rivendicazione 1 in cui il dispositivo centrale di memoria comprende una pluralità di Compact Disc-Read Only Memory (CD-ROM).

Quello che stanno dicendo qui è: «Perfino se si pensa che la rivendicazione 1 non sia un'invenzione, usare CD-ROM per immagazzinare i dati la rende sicuramente un'invenzione. Ad un progettista di sistemi medio non sarebbe mai venuto in mente di immagazzinare dati in un CD».

Passiamo ora alla rivendicazione seguente:

4. Il metodo della rivendicazione 1 in cui il dispositivo centrale di memoria comprende un sistema RAID.

Un sistema RAID è un gruppo di dischi fissi configurati per lavorare come un unico grande disco fisso, con la caratteristica speciale che anche se uno dei dischi ha un guasto e smette di funzionare, tutti i dati rimangono ancora disponibili sugli altri dischi del gruppo. Questi sistemi erano disponibili in commercio già da molto tempo prima del 1996: si tratta di un metodo standard per immagazzinare dati in modo di averne una elevata disponibilità. Ma questi brillanti inventori hanno brevettato l'uso di un sistema RAID per questo scopo particolare.

Banale com'è, non è scontato che questo brevetto sia dichiarato legalmente invalido in una eventuale causa giudiziaria. Non solo l'Ufficio Brevetti USA, ma anche i giudici tendono ad applicare uno standard molto basso nel giudicare se un brevetto “non è ovvio”. Secondo i loro criteri, questo brevetto potrebbe essere accettato come valido.

In più, i giudici sono riluttanti a prevalere sull'Ufficio Brevetti, così c'è una probabilità maggiore di ottenere l'annullamento del brevetto se si riesce a mostrare in tribunale un precedente che l'Ufficio Brevetti non aveva considerato. Se i giudici sono ben disposti a prendere in considerazione uno standard più alto nel giudicare la non ovvietà dei brevetti, può essere utile conservare i precedenti per mostrarli in tribunale. Perciò, fornire l'Ufficio Brevetti di una banca dati più completa per “far funzionare meglio il sistema” potrebbe far peggiorare le cose.

È molto difficile far sì che un sistema di brevetti si comporti in maniera ragionevole; è una burocrazia complessa e tende a seguire i suoi imperativi strutturali senza considerare quello che “è tenuta” a fare. L'unica strada praticabile per liberarsi dei molti brevetti ovvi su funzionalità software e metodi di business è liberarsi di tutti i brevetti in questi campi. Fortunatamente, non ci sarà alcuna perdita: i brevetti non ovvi nel campo del software non fanno parimenti alcun bene. Ciò che fanno i brevetti sul software è minacciare sviluppatori ed utenti.

Si suppone che il sistema dei brevetti abbia come scopo, che debba servire a promuove il progresso, e quelli che traggono beneficio dai brevetti sul software ci chiedono di crederci, di non mettere in dubbio che tali brevetti abbiano veramente questo effetto. Ma l'esperienza dei programmatori ci dice il contrario. La nuova analisi teorica dimostra che non c'è alcun paradosso. (Si veda researchoninnovation.org/patent.pdf su web.archive.org). Non vi è alcun motivo per cui la società dovrebbe esporre gli utenti e gli sviluppatori di software al pericolo dei brevetti sul software.